Italy
May 27, 2025
L’Italia si conferma ancora una volta il primo produttore al mondo di finocchio, con una quota stimata intorno all’85% del totale globale. Un primato che affonda le radici in una lunga tradizione agronomica, oggi chiamata ad affrontare nuove sfide legate ai cambiamenti climatici e alle dinamiche di mercato.
Il consumo nazionale di finocchi, sceso del 5,6% nel 2023-2024 dopo il più 7,4% dell'annata precedente, non presenta squilibri territoriali, ma conferma una maggiore incidenza del consumo tra i cittadini over 55. Le vendite continuano a concentrarsi sul prodotto sfuso, che rappresenta il 92% del totale, mentre il finocchio fresco resta la modalità di consumo più diffusa rispetto a quello cotto o trasformato.
La diversificazione degli areali di coltivazione, favorita dalle mutate condizioni climatiche, potrebbe contribuire a prolungare la durata della campagna di commercializzazione, con effetti potenzialmente positivi soprattutto sul fronte dell’export, considerato oggi uno degli ambiti con maggiori potenzialità di crescita.
In questo contesto, la campagna finocchio 2024-2025 si distingue per alcune tendenze specifiche, che stanno delineando nuove dinamiche produttive e commerciali. Ne abbiamo parlato con Gianni Franco, Market Developer di Bayer per il finocchio, e con Fabrizio Poletti, Senior Key Account Manager, che ci hanno offerto un quadro chiaro delle sfide e delle strategie varietali più attuali.
“Le superfici coltivate si sono mantenute stabili rispetto alla stagione precedente, dopo anni di progressivo calo. Una pausa che potrebbe rappresentare una fase di assestamento, in attesa di capire come evolveranno clima e domanda” spiega Gianni Franco. “Le mutate condizioni climatiche stanno orientando la ricerca genetica: la rusticità invernale resta importante, ma è ormai evidente quanto sia importante selezionare varietà che sappiano resistere al caldo autunnale e alla siccità, eventi a cui non eravamo preparati."
"L’andamento dei prezzi medi è stato simile a quello della precedente stagione con ottimi prezzi fino a metà gennaio e poi un brusco calo dovuto all’abbondante offerta sul mercato. Infatti, non ci sono stati eventi climatici particolarmente sfavorevoli tali da influenzare positivamente i prezzi" sottolinea Fabrizio Poletti.
Le varietà: affidabilità nelle diverse epoche di trapianto
Quali sono varietà di finocchio Semins che hanno dato i migliori risultati nella campagna 2024/2025? Conosciamole meglio!
Ottaviano
Finocchio invernale a ciclo medio-precoce (110-120 giorni), trapiantabile già dai primi di settembre. Tollerante alle alte temperature, Ottaviano consente raccolte da metà dicembre a fine febbraio. Garantisce ottima sanità della pianta e un grumolo rotondo, compatto, pesante e uniforme, con buona tenuta post-raccolta e resistenza alla manipolazione.
Augusto
Varietà invernale medio-tardiva con ciclo di circa 130 giorni, adatta a trapianti da fine settembre. La raccolta si estende da gennaio a fine marzo, a seconda dell’epoca di trapianto. Nonostante le avversità climatiche, sviluppa un grumolo rotondo e uniforme fin dalle prime fasi di maturazione, che ne consente la lavorazione direttamente in campo, ottimizzando i costi di produzione.
Massimo Cardente titolare dell’azienda agricola Carden&Leon, in provincia di Foggia, sottolinea anche la grande versatilità di questo prodotto: "il finocchio Augusto ha dimostrato ancora una volta una notevole flessibilità di ciclo, riuscendo a mantenere intatte le proprie qualità organolettiche anche quando si è presentata la necessità di ritardare di qualche giorno la raccolta per assecondare al meglio le richieste del mercato".
Traiano
"Traiano ha un profilo commerciale molto interessante. Risponde bene alle esigenze del mercato attuale, che predilige pezzature medie ma ben formate, unite a una qualità visiva elevata. In lavorazione presenta scarti ridotti e mantiene freschezza anche diversi giorni dopo la raccolta.” Sono le parole di Carlo Mandile, del magazzino Eurorto di Scafati in provincia di Salerno, uno dei primi a credere nel potenziale della varietà.
Finocchio invernale con un ciclo tardivo di 150-160 giorni, Traiano si presta a trapianti da inizio ottobre a inizio novembre per raccolte tra marzo e aprile. Offre un grumolo uniforme, tondo e compatto, con canne erette e un elevato peso specifico. Tollerante alle alte temperature, è particolarmente indicato per garantire continuità di prodotto fino a primavera inoltrata.
Cartesio
Varietà precoce con un ciclo di 70-75 giorni dal trapianto, ideale per le raccolte autunnali. Il finocchio Cartesio offre ottima concentrazione di maturazione, buona tenuta in campo e un grumolo tondo, uniforme, con cicatrice di taglio ridotta, in linea con gli standard richiesti dalla GDO. Particolarmente indicata per raccolte a partire dal mese di ottobre in Fucino, per poi proseguire fino a metà novembre negli altri areali italiani.
Belromeo: il finocchio autunnale, ideale per il packaging moderno
Ultima novità nella gamma dei finocchi invernali Seminis, Belromeo (SVFM4835) è una varietà con ciclo di 85 giorni, pensata per le produzioni precoci. Grazie alla sua ottima adattabilità ai diversi microclimi, mantiene un ciclo costante, offrendo grumoli uniformi, tondeggianti e di alta qualità.
La buona sanità della pianta, unita a una cicatrice di taglio ridotta e a una buona tenuta in campo, lo rendono particolarmente adatto per raccolte da metà novembre a metà dicembre.
La forma compatta del grumolo, abbinata a un ottimo peso specifico, soddisfa pienamente le esigenze del packaging moderno, che richiede prodotti visivamente omogenei, facilmente confezionabili e con buone caratteristiche merceologiche.
La campagna finocchio 2024-2025 si è svolta in un contesto di apparente stabilità produttiva, ma sotto la superficie emergono con forza le sfide legate al clima, alla volatilità dei prezzi e alla necessità di un rinnovamento genetico continuo. Seminis- Vegetables by Bayer continua a lavorare al fianco degli agricoltori per fornire soluzioni affidabili e innovative, consapevole che il futuro del finocchio italiano si gioca anche — e soprattutto — sulla capacità di anticipare il cambiamento.
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