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Italia - Portainnesti De Ruiter e varietà Seminis: una coppia vincente!


Italy
March 9, 2023

Nello sviluppo di un’agricoltura moderna e sostenibile, l’utilizzo del portainnesto è sempre più frequente e si rivela fondamentale per aiutare le piante a resistere ai patogeni del suolo o fuorisuolo e a ottenere ottimi risultati produttivi, in termini di qualità e quantità.

Se facciamo riferimento alla coltivazione del pomodoro, l’utilizzo del portainnesto è considerata una delle innovazioni più importanti degli ultimi anni, che consente di avvicinarsi sia alle esigenze del mercato, sia a quelle di un’agricoltura sostenibile, migliorando le rese dei produttori e portando valore all’intera filiera.

Oggi i portainnesti vengono usati principalmente per la coltivazione in serra e non soltanto per il pomodoro, ma anche per melanzane e cucurbitacee.

Ma cosa si intende nello specifico per portainnesto e come viene utilizzato?
 

Portainnesto: che cos’è e perché utilizzarlo

Nella pratica agraria dell’innesto, il portainnesto è la parte radicale di una pianta, in cui viene inserita, o più precisamente innestata, la parte superiore di un’altra pianta, per dare vita a un nuovo individuo.

Le piante selezionate e usate come portainnesto sono molto resistenti e adattabili: lo scopo, infatti, non è quello di ricavare frutti dal portainnesto, bensì di sfruttarne la vigorìa per proteggere la pianta innestata e ottenere la massima resa dal proprio raccolto.

I portainnesti moderni offrono una vasta gamma di possibilità per rendere le coltivazioni efficaci e produttive.

Ecco dieci buoni motivi per usare i portainnesti:

  1. resistenza alle malattie
  2. migliore qualità del frutto
  3. resistenza allo stress termico
  4. apparato radicale più forti
  5. piante più forti durante la stagione calda
  6. tolleranza al freddo
  7. migliore resistenza alle infezioni
  8. migliore recupero dalle infezioni
  9. migliore impostazione in condizioni difficili
  10. ciclo di coltivazione più lungo e dunque produzioni più elevate.
     

Portainnesto per pomodoro Seminis -De Ruiter

 

Portainnesti De Ruiter: una rivoluzione nel settore orticolo

Conosciuta fin dall’antichità, dove veniva utilizzata per lo più a scopo decorativo, oggi la pratica del portainnesto è largamente impiegata nell’agricoltura professionale.

Leggete sul nostro sito la storia dei portainnesti.

La prima azienda al mondo a produrre e commercializzare portainnesti fu De Ruiter.

Dal 1963, anno in cui introdusse i semi di portainnesto per pomodori, i portinnesti De Ruiter hanno rivoluzionato il settore orticolo.

Grazie all’esperienza e alle conoscenze acquisite da allora, De Ruiter è attualmente il marchio leader dei portainnesti pomodoro.

Questa soluzione innovativa consente ai coltivatori di innestare le proprie piante su piante cresciute da semi di portainnesto, soddisfacendo le loro specifiche esigenze e dotandoli di uno strumento ulteriore per avere colture più sane, resistenti e dall’alto potenziale di resa, sia per l’orticoltura in serra che per il pieno campo.
 

Pomodoro Seminis e portainnesti De Ruiter: tutti i vantaggi

Oggi il mercato dei portainnesti è più dinamico che mai e la selezione delle varietà è cresciuta nel corso degli ultimi anni.

Per quanto riguarda la coltivazione del pomodoro, i portainnesti moderni devono rispondere a requisiti molto specifici, come la resistenza ai nematodi, una caratteristica ormai indispensabile per avere produzioni elevate, in qualità e quantità.

I portainnesti ibridi per pomodoro De Ruiter, non soltanto conferiscono alla pianta una maggiore resistenza contro i nematodi e altre malattie, ma fanno sì che la pianta sviluppi strutture radicali più robuste ed estese, permettendole un migliore insediamento in condizioni difficili.

Abbiamo chiesto a Nunzio Guastella, Market Development Representative FM Tomato per Vegetables by Bayer, di raccontarci qualcosa di più sui portainnesti del pomodoro e sui vantaggi che il loro utilizzo comporta nella coltivazione delle varietà di pomodoro Seminis.
 

Come nasce un portainnesto del pomodoro?

Il processo di selezione parte dalle linee parentali provenienti dal pomodoro selvatico: da qui, nascono gli ibridi di portinnesto, cioè il frutto dell’unione di due linee parentali.
Il lavoro di selezione, sia delle linee parentali che degli ibridi stessi, è un processo molto lungo e laborioso che richiede almeno sei anni. Durante questo periodo, viene raccolta una grande quantità di dati che devono essere poi elaborati e studiati, per avere la certezza scientifica che quel determinato ibrido di portinnesto soddisfi le esigenze di tutti gli operatori della filiera.
 

Portainnesti Pomodoro De Ruiter - Nunzio Guastella Vegetables by Bayer

 

Quali sono in fattori da prendere in considerazione per valutare l’efficacia di un portainnesto?

Tra i principali fattori da considerare vi sono la soddisfazione dei clienti e quella degli agricoltori. 

I primi sono i distributori dei semi di portainnesto, i quali richiedono un seme di qualità e facile da innestare, per uniformità di germinazione e altezza dell’ipocotile.

La soddisfazione dell'agricoltore invece si misura:

  • in termini produttivi, di una maggiore resa 
  • in termini di difesa dalle malattie terricole, con particolare riferimento ai nematodi del pomodoro.

Per valutare quest'ultima, vengono considerati diversi aspetti tra cui: vigore dell’apparato radicale, gli eventuali danni alle radici apportati dai nematodi e/o funghi, sanità della pianta, capacità di generare nuove radici dopo l’attacco di un patogeno, impatto sulla resa finale.
 

Quali sono in fattori da prendere in considerazione per valutare l’efficacia di un portainnesto?

Tra i principali fattori da considerare vi sono la soddisfazione dei clienti e quella degli agricoltori. 

I primi sono i distributori dei semi di portainnesto, i quali richiedono un seme di qualità e facile da innestare, per uniformità di germinazione e altezza dell’ipocotile.

La soddisfazione dell'agricoltore invece si misura:

  • in termini produttivi, di una maggiore resa 
  • in termini di difesa dalle malattie terricole, con particolare riferimento ai nematodi del pomodoro.

Per valutare quest'ultima, vengono considerati diversi aspetti tra cui: vigore dell’apparato radicale, gli eventuali danni alle radici apportati dai nematodi e/o funghi, sanità della pianta, capacità di generare nuove radici dopo l’attacco di un patogeno, impatto sulla resa finale.
 

Le varietà di portainnesti per pomodoro De Ruiter si differenziano tra loro per la vigorìa: da cosa dipende la scelta di un portainnesto?

La scelta di un portainnesto dipende da cosa si deve innestare sopra, dalla lunghezza del ciclo di coltivazione, dai parassiti nel terreno, dal tipo di acqua utilizzata, di terreno e dal periodo di coltivazione.
Non sempre il portainnesto più vigoroso si rivela dunque la scelta giusta, ma bisogna tenere conto di molteplici fattori.
 

Quali sono gli abbinamenti di maggior successo tra le varietà di pomodoro Seminis e i portainnesti De Ruiter?

Uno dei più riusciti è sicuramente quello tra il pomodoro datterino Rokyto e Maxifort, il portainnesto di alta vigoria.
Rokyto è infatti una varietà primaverile-estiva con una vigoria media, quindi la scelta del portinnesto ricade su Maxifort, poiché conferisce quella vigoria e quella superficie fogliare traspirante necessaria per oltrepassare i periodi estivi di caldo intenso.

 

 



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Published: March 9, 2023

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